Coppi cassettoni intarsiati, inizio sec XVIII

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Coppia Cassettoni intarsiati Firenze Villa la Quiete
Cassettoni intarsiati villa la Quiete
Coppia Cassettoni intarsiati Firenze Villa la Quiete

Coppi cassettoni intarsiati, inizio sec XVIII

Coppia di cassettoni con quattro cassetti tutti listrati in  pero ebanizzato e con mangile e bocchette di rame dorato, fianchi , frontali dei cassetti e pilastri angolari decorati con tarsie a motivo di “rabeschi e fiori diversi” contornate sempre da cornicette in pero tinto di nero

Misure 102 cm x 145 cm x 70 cm

bronzi dorati

Piano

Particolare del piano

Particolare del piano

Particolare del piano

Particolare dell′intarsio

bronzi dorati

Fondo del cassettone

OSSERVAZIONI PRELIMINARI
Ad una prima analisi visiva le opere si trovano  in un discreto stato di conservazione, la vernice risulta leggermente ossidata, mentre si evidenzia un abbassamento di intensità delle superfici ebanizzate a causa della esposzione dei raggi ultravioletti.
Le superfici intarsiate si presentano sufficientemente  adese al supporto ma con alcune significative criticità.
Si evidenziano sulla lastronatura dei  piani dei cassettoni attaccati attivi di insetti xilofagi, fori di sfarfallamento e fessurazioni causate dalle galleria degli insetti  oltre a graffi e abrasioni superficiali causati da danni accidentali.
Le applicazioni in  bronzi non presentano mancanze, ma si nota una differenza nella fattura delle bocchette per le chiavi ( primi due piccoli cassetti)  fra i due cassettoni.
In merito alla parte strutturale non ci sono particolari criticità, si notano fenditure dovute al naturale ritiro del legno.
I piedi torniti in legno di noce ebanizzato sono stati inapplicati in un precedente intervento di restauro.

INTERVENTI DI RESTAURO
Valutato il discreto stato di conservazione si è proceduti a effettuare un intervento conservativo, mantenendo il più possibile inalterata la sua vernice originale evitando di livellare eccessivamente le parti ondulate, ma fermando con attenzione tutte le parti scollate e integrando le mancanze materiche con legno della stessa essenza di quella costituente l’opera.
In accordo con la direzione dei lavori si è concordato di rimuovere i piedi torniti con dei piedi a mensola in legno di pero ebanizzato.

L’intervento si è articolato nelle seguenti fasi:
-depolverizzazione con pennelli morbidi e aspiratore idoneo per i  Beni Culturali;
-trattamento antitarlo tramite imbibizione con Permetrina  applicata con siringa e pennello;
-controllo della stabilità della struttura;
-rimozione dei piedi torniti;
-studio e preparazione di piedi a mensola in legno di pero ebanizzato identici a quelli presenti nella documentazione del 1977;
-incollaggio dei nuovi piedi a mensola;
-consolidamento e incollaggio con colla animale delle parti strutturali indebolite;
-integrazione delle lacune;
-livellatura delle reintegrazioni;
-lieve pulitura della vernice con materiali idonei precedentemente testati;
-ulteriore trattamento antitarlo tramite imbibizione con Permetrina  applicata con siringa e pennello;
-stuccatura delle micro lacune e restituzione della superficie ad imitazione delle aree
circostanti con stucco a cera / gesso di Bologna e colla animale in soluzione acquosa;
-intonazione e ritocco delle stuccature con acquerelli;
-ritocco delle parti ebanizzate che presentavano mancanze con acquerelli;
-riduzione dell’interferenza visiva delle abrasioni  e delle gallerie superficiali causate dagli insetti xilofagi sui piani al fine di restituire unitarietà di lettura dell’opera;
-riordino estetico o eventuale equilibratura in presenza di alterazioni cromatiche o macchie con colori ad acquerello;
-pulitura delle parti  in bronzo dove si riscontrino deposti di particolato atmosferico o residui di vernici o cere:
-verniciatura protettiva con gommalacca e successiva stesura di cera d’api e cera cera carnauba in white spirit;